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NOASnews: l'assetato del cielo

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Domenica 7 maggio alla fine del crepuscolo, due ore dopo la scomparsa del Sole, la coppia formata dalla Luna gibbosa crescente e Giove non possono che attirare il vostro sguardo verso il sud della volta celeste. I due astri sono a meno di 1.5 gradi tra loro e dominano l'orizzonte da una quarantina di gradi di altezza. Sotto di loro il piccolo riquadro del Corvo. Praticamente tutte le stelle debolmente visibili sotto di esso appartengono alla lunga figura dell'Idra femmina che non è più possibile osservare nel cielo urbano. L'Idra femmina (Hya), la Coppa (Crt) e il Corvo (Crv) raccontano la stessa storia mitologica. In un lontano passato, il corvo era un uccello dal piumaggio di un bianco immacolato e dal canto armonioso, appartenente ad Apollo. Un giorno il dio, assetato, invia il corvo a cercare dell'acqua con una coppa. Durante la ricerca s'imbatte in una miriade di frutti succosi, fichi, tardando così il ritorno. Racconta allora al dio che un serpente d'acqua l'ha ostacolato nel riempire la coppa, facendolo tardare. Apollo, scoperta la menzogna, trasforma il piumaggio del corvo nel colore della pece e l'armonioso canto in uno stridulo grido. Poi lo piazza sulla volta celeste insieme alla coppa e all'idra femmina, ordinando a quest'ultima di sorvegliare il corvo che mai dovrà riempire la coppa per dissetarsi.  
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