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Senigallia, venerdi 26 aprile 2024

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Pitagora

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Di lui il filosofo Bertrand Russel disse: «Non so se nessun uomo abbia avuto altrettanta influenza nella sfera del pensiero». Pitagora, sommo matematico e fisico, forse nacque a Samo in Asia Minore nel 580 e morì attorno al 500 a Metaponto in Italia meridionale, allora Magna Grecia, dopo essere vissuto a Crotone.
A Pitagora dobbiamo:
-L’introduzione del termine «universo» e l’affermazione che quest’ultimo e tutti i corpi celesti hanno la forma sferica;
-La concezione di un universo ruotante attorno ad un asse;
-L’asserzione che la Terra è sferica (attribuita anche a Parmenide); forse Pitagora arrivò ad affermare che la Terra era sferica osservando l’ombra della Terra durante le eclissi di Luna, ma certamente questo fatto fu rilevato per primo da Anassagora;
-La scoperta dell’inclinazione dell’orbita del Sole e dei pianeti rispetto all’equatore celeste (alcuni storici attribuiscono la scoperta ad Enopide);
-L’osservazione del moto dei pianeti da ovest ad est in senso contrario a quello apparente delle stelle e della irregolarità del loro movimento;
-La conoscenza della stessa identità per «la stella» del mattino e della sera (attribuita anche a Parmenide), cioè di Venere;
-La divisione della Terra in cinque zone;
-La scoperta che il Sole illumina la Luna;
-L’interpretazione esatta della legge di gravità, senza conoscerla, sostenendo che chi viveva agli antipodi poteva stare diritto;
-La stima delle prime distanze astronomiche: Terra-Luna 126000 stadi pari a 20000km; Luna-Sole 40000km; Sole-stelle fisse 60000 km;
-La stima del diametro apparente del Sole, pari a circa 2°;
-L’introduzione dei pesi e delle misure;
Il sistema del mondo pitagoreo era geocentrico. La cosmologia di Pitagora si basava su quattro elementi fondamentali: fuoco, aria, terra, ed acqua, dai quali aveva avuto origine l’universo. Alcuni seguaci di Pitagora, detti pitagorici, professarono l’idea del moto della Terra. La cosmologia pitagorica poneva al centro dell’universo il fuoco, principio che regolava tutti i moti celesti. Intorno ad esso ruotano un’Antiterra, la Terra (che quindi non possiede alcun ruolo privilegiato), la Luna, il Sole, i cinque pianeti noti agli antichi e le stelle fisse. L’Antiterra venne forse introdotta per spiegare le eclissi. Questa cosmologia costituì un primo passo verso il sistema eliocentrico di Aristarco di Samo e successivamente di Copernico (che in effetti si riferì al pitagorismo come ad una delle sue fonti). Si tramanda che Pitagora abbia notato che, quando le lunghezze di corde vibranti sono esprimibili come rapporti di semplici numeri interi, come ad esempio 2 e 3, o 3 e 4, ne risultano suoni armoniosi. Da qui i rapporti numerici che regolano i moti dei corpi celesti, secondo la mistica pitagorea, producevano un suono divino (l’armonia delle sfere)  non percepibile all’orecchio umano.(5 - continua)

Pythagoras - 133 km, 4.800 m, eratosteniano,  (nome ufficiale, diametro, altezza massima della cintura [nc= non calcolato], era geologica di formazione) Il periodo migliore di osservazione è 5 giorni dopo il Primo Quarto, cioè quando la Luna ha un'età di 12 giorni o 4 giorni dopo l’Ultimo Quarto, quando ha un'età di 24 giorni. Si individua facilmente il circo di Platone poi ci si sposta verso l’alto a sinistra, in diagonale, fino ad incontrare il nostro cratere.


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