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NOASnews: campagna V Leo

NOASnews > 2016
Il 27 marzo è previsto il massimo della variabile V Leo. La stella è classificata come variabile Mira, note anche come variabili a lungo periodo (LPV). Sono stelle con ampiezza di variabilità molto grandi, dell'ordine di un decina di magnitudini. V Leo in circa 273 giorni oscilla dal minimo di magnitudine visuale 14,6 al massimo di 8,4. Si tratta di una sottoclasse delle più generali variabili pulsanti, cioè stelle che vanno soggette a espansioni e contrazioni periodiche degli strati superficiali, sia radialmente che non. Nel primo caso mantengono l'aspetto sferico. Il meccanismo di pulsazione stellare si può riassumere in 5 fasi:
1) Le forze della pressione verso l'esterno dovute alle fusioni nucleari interne alla stella aumentano fino a soverchiare le forze gravitazionali dovute alla massa stellare. Esse spingono in fuori gli strati più esterni. I gas si espandono e la stella diminuisce di luminosità, in quanto l'energia è estesa su una superficie maggiore. La temperatura dei gas è quindi minore;
2) Ad un certo punto, a causa dell'aumento del volume, la pressione è minore rispetto a quella che aveva all'inizio. Questa è quindi insufficiente per continuare l'espansione. Si ha dunque una fase di equilibrio idrostatico (le forze si contrappongono perfettamente);
3) In un terzo momento la forza gravitazionale sarà maggiore di quella della pressione e la stella comincerà a comprimersi (la forza aumenta più la stella rimpicciolisce in quanto vi è una maggiore concentrazione della sua massa);
4) Man mano che gli strati esterni collassano verso l'interno la pressione aumenta e di conseguenza anche la temperatura. Questa permette il reinnesco dei processi di fusione;
5) La stella raggiunge comunque nuovamente un punto di equilibrio, momento in cui la pressione delle fusioni appena innescate si eguaglia alla forza gravitazionale esercitata dal centro di massa. A questo punto il processo può ricominciare con un nuovo periodo di pulsazione.
La variabile V Leo va osservata con una cadenza di una volta a settimana. La presenza di Giove agevola l'individuazione della costellazione e, poi, della stella.

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