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NOASnews: la Luna ad occhio nudo

NOASnews > 2016
Giovedì 9 giugno al crepuscolo, un'ora dopo il tramonto, potete riconoscere le macchie scure dei mari lunari ad occhio nudo. Meglio con un piccolo binocolo. Si chiamano mari (dal latino maria) e sono composti di lava basaltica ricca di ferro: da qui la loro bassa albedo superficiale. La formazione dei mari è dovuta all'impatto sulla superficie lunare di corpi delle dimensioni di piccoli asteroidi. La frattura della crosta fino al mantello lunare, ha fatto poi risalire il magma colmando il bacino d'impatto. La parte visibile della Luna è stata suddivisa il 15 fasce longitudinali di 12° ciascuna perchè di tanto avanza il terminatore ogni giorno. Questa sera la Luna è di tre giorni.
Il Mare di Humboldt è facilmente visibile a nord-est del terminatore ed il Mare delle Crisi  è superbamente disteso sul limbo. Il Mare Marginale e quello di Smyth rivelano graziosamente le loro distese di un grigio più inteso. Poi du mari poco conosciuti tra il mare di Smyth e il mare delle Crisi: precisamente il Mare delle Onde ed il Mare Ecumante (spumoso). Nella parte sud del crescente lunare il Mare Australe è profilato sul limbo. (160608)
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