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Archivio > Circhi, Crateri e Astronomi
Osservare la Luna è l'attività più gratificante per un astrofilo perchè di tutti gli oggetti celesti visibili con la strumentazione a disposizione dei dilettanti, è sicuramente l'oggetto che consente la visione di un gran numero di particolari. Inoltre riconoscere le formazioni lunari consente di  ripercorrere la storia dell'astronomia. È non solo: quella della filosofia, quella della musica …. Pensate l'impatto emotivo che provò Galileo quando puntò il suo cannocchiale verso la Luna: era il primo uomo che osservava le montagne e le asperità del nostro satellite.  Dopo Galileo occorsero 38 anni prima che venisse pubblicata la prima carta lunare. Hevelius la stampò nel 1647 adottando per i cosiddetti 'mari' nomi di fantasia mentre per le catene montuose ripetè quelle della Terra. Cinque anni dopo il gesuita Giovanni Battista Riccioli pubblica L'Almagestum Novum dove riporta una carta lunare realizzata dal suo allievo Francesco Maria Grimaldi. In essa viene conservata la nomenclatura di Hevelius, mentre ai crateri e circhi lunarisono attribuiti i nomi di personaggi illustri dell'astronomia. Soluzione che ebbe grande successo tanto che ancora oggi si usa  per il lato invisibile della Luna e altri corpi del sistema solare. Ovviamente la nomenclatura di Riccioli rispecchia l'ortodossia astronomica del tempo, con le formazioni lungo la linea mediana dedicate agli astronomi del sistema geocentrico e lontana da essa quelli del sistema eliocentrico.
Una storia dell'astronomia che segue la nomenclatura lunare, salta completamente il contributo all'evoluzione dell'astronomia dato da quella egizia e quella babilonese. Prima del VI sec. a.C. in Grecia l'astronomia ha funzione essenzialmente calendariale. Esiodo nel poema Le Opere e i Giorni da indicazioni sui lavori agricoli da eseguire secondo la posizione di stelle o di gruppi di stelle.
Un ultima cosa. Una branca storica della psicologia si chiama della Gestaldt: val più una immagine che tante parole per capire di cosa si tratta. La Luna si presta a queste elaborazioni mentali, la più famosa delle quali è “Il bacio della Luna”. Le altre sta a voi scoprirle.   (1 - continua)

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