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NOASnews: verso le sabbie di Marte

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Lanciata il 14 marzo 2016 dalla base di Baikonur, in Kazakhstan, raggiungerà il 16 ottobre il pianeta rosso. A quel punto il modulo Schiaparelli  si separerà dalla sonda TGO che si porrà in orbita. Durante la discesa uno strumento (AMELIA) analizzerà i dati degli strumenti di bordo per studiare la parte alta dell’atmosfera. Una volta sulla superficie, un altro strumento (DREAMS) lavorerà per alcuni giorni fornendo preziosi dati scientifici della polvere e della meteorologia marziana essenziale per le future missioni. Uno strumento (INRRI), un retroriflettore a coniugo di fase, cioè che riflette nella stessa direzione da cui viene colpito, consentirà ai laser installati a bordo delle future missioni marziane di effettuare misure di distanza assoluta di altissima accuratezza: essenziale per atterraggi di precisione e per misurazioni geodetiche. Questa è la prima delle missioni ExoMars, tutta europea e con l’Italia come ruolo guida. La seconda missione ExoMars, nel 2020, porterà un rover sul pianeta rosso e, con una trivella made in italy, perforerà il suolo fino a due metri di profondità per verificare se esistono nicchie in cui si potrebbero nascondere, al riparo dalla radiazione ionizzante, tracce di vita biologica.
Poi verrà la missione che dimostrerà la capacità di effettuare anche il viaggio di ritorno dal Pianeta Rosso, riportando campioni di rocce sulla Terra. Infine potremo progettare la missione che porterà esseri umani a camminare sulle sabbie di Marte.

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